Android P: rilasciata la prima Developer Preview

Nella tarda serata di ieri Google ha rilasciato la prima Developer Preview di Android P per Pixel 2, 2 XL e i primi Google Pixel e Pixel XL. Le indiscrezioni si sono rivelte corrette e le prime build sono giunte proprio nel mese di marzo.

Tra le principali novità troviamo un nuovo aggiornamento della tendina delle notifiche, concentrandosi su una maggiore visibilità e più funzionalità con la possibilità di visualizzare un’anteprima dei contenuti multimediali senza dover entrare nell’app.

Per quanto riguarda il compatto multimediale Google ha ntrodotto il supporto nativo al profilo HDR VP9 Profile 2, grazie al quale sarà possibile riprodurre contenuti HDR su YouTube, Play Movies e altre fonti, mentre per quanto riguarda le foto segnaliamo l’arrivo del supporto completo al formato HEIF che comprime maggiormente le immagini ma senza perdita di qualità.

Sul fronte sicurezza arriva una corposa novità: dal momento che le applicazioni in background, su Android P, non avranno più accesso ai permessi necessari per l’utilizzo del microfono, della fotocamera e dei vari sensori. In questo modo si riduce la possibilità che un’applicazione utilizzi questi strumenti in modo malevolo. Integrata anche una nuova interfaccia per l’accesso tramite il sensore di impronte digitali.

Migliorata anche la gestione energetica con l’aggiornamento di Doze della gestione delle App in Standby e dei limiti alle funzionalità in background.

Sul compatto fotografico vengono introdotte le Multi-camera API, pensate per supportare al meglio tutti i dispositivi che sono equipaggiati con più di due fotocamere (una posteriore e una anteriore). Dal momento che sempre più terminali dispongono di 3 o 4 fotocamere, Google ha pensato di favorire il trend e di permettere di fondere il flusso di dati di due o più fotocamere, in modo da realizzare un miglior effetto bokeh.

Android P introduce il supporto nativo al notch, permettendo agli sviluppatori di modificare l’altezza della status bar per visualizzare meglio i contenuti, in modo che non risultino tagliati. Un nuovo attributo del sistema si occuperà di segnalare alle app come comportarsi in presenza del notch ed è presente un’opzione sviluppatori che permette di simulare il notch per poterlo testare.

Le app di gestione delle password trarranno vantaggio da una struttura di riempimento automatico migliorata, dotata di filtro dei set di dati, controllo dei sistemi di input e una modalità di compatibilità.

Importanti novità anche nel campo dell’inteligenza artificiale , grazie all’arrivo delle Neural Networks API 1.1 dedicate al machine learning. I Pixel 2, grazie ad Android P, ottengono un nuovo driver Qualcomm Hexagon HVX che abilità l’accelerazione hardware.

Android P permetterà di avvisare gli utenti quando questi installeranno un’app che utilizza API pensate per le versioni di Android pari o inferiori alla 4.2, visto che  da novembre 2018 tutte le app Android dovranno far riferimento alle API 26 di Oreo.

Nel corso delle prossime settimane verranno rilasciati nuovi aggiornamenti OTA e Android P dovrebbe essere presentato ufficialmente nel corso del prossimo Google I/O.

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