In questi giorni erano sorte alcune indiscrezioni sull’acquisizione di Pebble da parte di Fitbit. Oggi arriva la notizia ufficiale Pebble non è più in grado di operare come entità indipendente e chiude immediatamente le proprie attività dopo l’acquisizione, che secondo le indiscrezioni è stata venduta per circa 40 milioni di dollari. Ecco cosa succederà per i dispositivi immessi sul mercato:
- Pebble ha spiegato che, a partire da oggi, non produrrà, promuoverà o promuoverà più alcun device.
- Quelli immessi sul mercato fino ad ora rimarranno funzionanti, almeno per ora.
- Tuttavia, le funzionalità del software e la qualità del servizio potrebbero essere ridotte in futuro.
- I backer su Kickstarter che non hanno ancora ricevuto i loro prodotti e i bonus verranno rimborsati completamente nel giro di 4-8 settimane.
- Gli ordini dal sito ufficiale non sono più accettati né completati, inclusi i preordini di Pebble 2 che non sono ancora stati spediti.
- La garanzia non è più disponibile. Per risoluzione di problemi si indica la pagina di supporto e il forum di Pebble, che rimarranno online.
- I resi degli ordini dal sito ufficiale completati prima del 7 dicembre 2016 saranno rimborsati completamente.
- Le unità acquistate dai rivenditori di terze parti possono essere rimborsati o cambiati con un altro prodotto, a seconda delle politiche a riguardo dei singoli rivenditori.
- Si trovano ancora componenti di terze parti e accessori compatibili.
Sostanzialmente Fitbi acquisisce la piattaforma software, i brevetti e molti dei suoi dipendenti ma non la linea di prodotti sviluppata da Pebble in questi anni. Fitbit si è comunque impegnata a mantenere attivi i servizi di Pebble, almeno per un certo periodo di tempo. Ecco le dichiarazioni di Fitbit:
Con questa acquisizione, potremo accelerare l’espansione della nostra piattaforma e del nostro ecosistema, per rendere Fitbit una parte fondamentale della vita quotidiana di una fetta sempre maggiore di consumatori, oltre che per sviluppare le funzionalità necessarie a personale sanitario, assicuratori e datori di lavoro per integrare in modo più utile la tecnologia degli indossabili nel settore dell’assistenza sanitaria.