Google rilascia la prima beta di Android Q | Già disponibile per i Pixel

Come un fulmine a ciel sereno Google ha rilasciato la prima versione beta di Android Q con tanto di firmware OTA già disponibili per tutti i Pixel.

I dettagli sulle novità introdotte sono ancora scarsi. Ovviamente trattandosi di una versione beta molti miglioramenti e funzionalità saranno rilasciate/migliorate nel corso delle successive dev preview.

Privacy: il cuore di Android Q

Un importante cambiamento che arriva in Q è un’impostazione di privacy aggiuntiva per l’accesso alla posizione che consentirà agli utenti di limitare le app a estrarre le informazioni solo mentre l’app è in uso, invece di dare semplicemente un consenso generale alle app per avere sempre accesso alla posizione. Google sta anche introducendo nuovi limiti per l’accesso a foto, video e audio, nonché a tutti i file scaricati sui dispositivi.

Android Q introduce il supporto per i dispositivi pieghevoli con una migliore ripresa e sospensione delle app in esecuzione in background, nonché miglioramenti al ridimensionamento delle app per le modalità a schermo diviso.

Caratteristica interessante è una nuova API del Pannello impostazioni, che consentirà agli sviluppatori di accedere istantaneamente, tramite pop-up, alle impostazioni del telefono senza dover costringere l’utente ad aprire le impostazioni ed attivare la funzione richiesta per il corretto funzionamento dell’applicazione.

Google ha iniziato anche a migliorare il pop-up di condivisione consentendo agli sviluppatori di pre-pubblicare come funzionano le loro app con la condivisione, il che significa che l’interfaccia utente condivisa può caricarsi istantaneamente invece di dover trovare manualmente il servizio con cui vogliamo effettuare la condivisione.

Arrivano anche alcune novità per le foto e i video in quanto Google sta standardizzando la profondità delle immagini attraverso un nuovo formato di profondità dinamica che contiene un’immagine JPEG, i metadati di profondità e una mappa di profondità raggruppati insieme. Gli sviluppatori saranno in grado di estrarre immagini e profondità dinamica dai dispositivi con fotocamere che la supportano, il che significa che sarà più facile per le app di terze parti offrire sfocature e opzioni bokeh specialistiche. Google ha anche annunciato che Android Q sta ottenendo il supporto per il codec video AV1 di prossima generazione, che dovrebbe offrire una qualità di streaming migliorata con meno larghezza di banda una volta che i provider di contenuti iniziano a supportarlo.

Al momento la compatibilità è esclusiva dei Google Pixel sia attraverso i file OTA, che permettono l’installazione senza cancellare il contenuto dello smartphone, sia con le factory image, che effettuano una installazione con reset del dispositivo. Vi sconsigliamo di istallare questa versione se usate il pixel come vostro dispositivo principale in quanto si potrebbero comunque verificare bug sul device.