Huawei VS USA: chi ci guadagna e chi perde? facciamo il punto della situazione

Mente il caso Huawei è attualmente in atto, le domande che stanno sorgendo sono tante, soprattutto su quali saranno le ripercussioni che si susseguiranno dopo l’iscrizione di Huawei nella black list americana. Stiamo parlando comunque di un azienda, che a livello globale, ha un certo peso per cui i danni collaterali ci saranno.

Di certo oggi la situazione per il protutore di Shenzhen non è delle migliori, mentre i competitor non possono che gioire di una tale crisi. All’interno di questo articolo cerchiamo di ipotizzare tutti i possibili scenari di cio che potrebbe accadere, considerando che la cina di certo non resterà a guardare.

Se huawei si troverà in difficoltà a commercializzare smartphone Android fuori dai confini asiatici cambierebbero di certo le posizioni della classifica globale. Questo si tradurrebbe in molti milioni di clienti in più per Samsung, Apple, Xiaomi, Oppo, Asus, LG, Nokia, OnePlus, Motorola Mobility (Lenovo), Vivo e altri produttori.

Resta comunque una situazione poco chiara e anche imprevedibile considerando che Trump può puntare il dito da un momento all’altro su tutti. Bisogna precisare che Huawei e ZTE sono state già prese di mira per la pericolosità delle loro reti, dei loro interessi nella realizzazione di network e infrastrutture.

Di certo in Samsung si sta comunque festeggiando, visto l’assist che potrebbe favorire anche LG, Asus e Nokia, con le prime due che godrebbero anche di un doppio vantaggio viste le ricadute che il ban avrebbe anche nel mondo dei notebook.

Senza contare anche Apple che dovrebbe godere del ban di Huawei, capace di spiazzarla nel 2018 dalla seconda posizione tra i produttori globali di smartphone ma la sua sede di cupertino potrebbe comunque subire ripercussioni cinesi considerando che il 7,4% di share in Cina e ben 6,5 milioni di iPhone spediti nel solo primo trimestre 2019 (16% del totale globale), un eventuale chiusura dei confini potrebbe creare dei problemi notevoli anche al colosso della mela, senza contare che il principale produttore di iPhone è Foxconn, che vanta 13 impianti in 9 città cinesi ed ha come principali clienti gli americani Apple, Amazon, Cisco, Dell, Intel, Microsoft e HP, anche se si tratterebbe di autosabotaggio per la stessa cina.

partner di Huawei

Se al momento sembra perderci solo Huawei in realtà tutti i big della Silicon Valley perdono uno dei più importanti clienti del mercato. Anche Google è vittima ma allo stesso tempo carnefice di questa situazione, costretta dalla legge americana a porre un importante limite. A perderci sono anche Intel, Qualcomm e Broadcom hanno sospeso la fornitura hardware per tanto anche l’economia delle aziende potrebbe subire importanti ripercussioni a cui bisogna aggiungere anche Microsoft.

Ma questa è solo la punta dell’iceberg visto che meno smartphone significa anche meno display e telai, insomma una situazione che non giova a tutta l’industria tech.