Recensione Amazon Echo | Alexa vs Google Assistant quale è il migliore assistente vocale?

Qui su SmartphoneLab.it non abbiamo mai trattato dell’argomento domotica anche se sono molti mesi che sto utilizzando Google Home, con Assistent, come assistente vocale ma anche per l’integrazione con la domotica, in particolare lampadine relè e tanti altri prodotti.

Nel corso delle scorse settimane Amazon ha annunciato l’arrivo di Alexa e i vari Amazon Echo. All’interno di questa recensione andremo a parlare del nuovo assistente amazon ma colgo l’occasione per confortarlo anche con Google Assistant.

Ci tengo a precisare che ho preferito attendere due settimana prima di realizzare questo articolo visto che Alexa ha ricevuto diversi aggiornamenti con tanti miglioramenti e risoluzioni di vari bug.

Qualità Costruttiva e prima configurazione

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Sia Amazon Echo che Google Home, oltre ad essere due prodotti funzionali, sono anche curati esteticamente in modo da integrarsi al meglio con la nostra casa. Google Home presenta un unico tasto fisico, per silenziare il microfono, per tutto il resto è possibile utilizzare i controlli touch. 

Amazon Echo integra più tasti fisici, esteticamente meno curati, ma nell’uso quotidiano è più pratico. Inoltre possiamo attivare il controllo vocale di Alexa anche tramite tasto fisico.

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La prima configurazione è abbastanza intuitiva, anche per i meno smanettoni, tra l’altro L’applicazione Home è  stata rinnovata da poco, tra le due preferisco quella di Google in quanto trovo che tutte le funzioni, più utilizzate, siano più sotto mano rispetto a quella di Amazon.

La qualità sonora dei due prodotti la reputo più o meno sullo stesso piano per, forse leggermente meglio Google Home per quanto riguarda i bassi ma stiamo parlando veramente di sottigliezze.

Alexa vs Google Assistant: chi è il migliore assistente?

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Difficile rispondere a questa domanda in quanto si tratta di due prodotti che sostanzialmente fanno la stessa cosa e che per il controllo domotico integrano entrambi tutti i principali accessori disponibili.

Aggiungere i nuovi dispositivi domotici e abbastanza semplice su entrambe le piattaforme ma sull’applicazione Alexa i vari prodotti sono divisi per categoria per cui è più immediato trovare quello che si sta cercando. Su Google Home invece ci troviamo difronte ad una lista infinita di prodotti e trovare quello che stiamo cercando non è così immediato. 

Entrambi gli assistenti vengono attivati tramite il comando “ok Google o Ehy Google” e “Alexa” per Amazon Echo.

Amazon Echo comprende sempre il comando, questo e dovuto anche ai ben 7 microfoni presenti nella parte superiore. 

Tra i due assistenti ho notato che Alexa si attiva solo quando pronunciamo il comando di attivazione e non se, per esempio, parlando esclamiamo “alexa” all’interno di una frase nella quale non abbiamo richiesto l’intervento dell’assistente, cosa che invece Google Assistant non comprende, questo causa alcune attivazioni involontarie dell’assistente.

Nel complesso Amazon Echo mi è sembrato più preciso nel riconoscimento della parola chiave anche se ci troviamo in un’altra stanza anche con maggior rumore di fondo.

Per quanto riguarda la qualità della voce e delle risposte e difficile giudicare, anche perché entrambi gli assistenti sono in costante aggiornamento e quindi eventuali difetti potrebbero non esserci da un giorno all’altro.

In linea di massima trovo Alexa più concisa nelle risposte, anche nell’accensione di una lampadina, il che è un vantaggio rispetto a Google Assistant che tende a ribadire il nome del dispositivo su cui sta eseguendo l’azione. Inoltre trovo la voce di Alexa sia più naturale anche se in alcune parole, più complesse, si nota che stiamo parlando con una intelligenza artificiale.

Google Assistant è presente da più tempo in italia e ,anche se la voce non ha una grande personalità, rispetto a quella di Alexa, non ha problemi di dizione e non sbaglia quasi mai accenti e tende sempre a costruire frasi più umane e recepisce meglio i comandi anche se chiediamo un azione con una frase differente rispetto alle classiche parole chiavi standard, su questo aspetto alexa deve ancora migliorare.

Ulteriori funzioni, introdotte da sviluppatori terzi, vengono inserite in Alexa tramite le Skill che vanno istallate manualmente all’interno dell’applicazione. Su Google Home tutte gli applicativi terzi sono aggiunti automaticamente all’assistente senza bisogno di richiedere ulteriori passaggi da parte dell’utente. La soluzione adottata da Google è senza dubbio quella più pratica ma anche perché l’aggiunta manuale potrebbe farci perdere le nuove funzioni introdotte dato che una volta configurato Amazon Echo difficilmente riapriremo l’applicazione.

Entrambi i sistemi ci permetto di creare delle routine personalizzate in modo da far eseguire all’assistente una serie di richieste alla ricezione di quel comando specifico. Alexa ha il valore aggiunto di poterci far chiamare vari utenti che hanno un dispositivo Echo.

Forse una delle mancanze più importanti al momento di Alexa è il supporto multi-utente e il voice match, presente su Assistant, che va a riconoscere la voce delle varie persone che interagiscono con l’assistente personalizzando le risposte e l’accesso ai propri servizi.

Conclusioni

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Difficile dire quale tra i due assistenti sia il migliore anche perché stiamo parlando di due prodotti in continua evoluzione con un cervello allocato in un cloud costantemente aggiornato.

Sebbene Alexa sia disponibile da poco in Italia l’utilizzo generale e piacevole e rispetto a Google Home preferisco il tono di voce che si avvicina più a quello umano.  Per quanto riguarda la domotica entrambi la gestiscono allo stesso modo ma preferisco le risposte più brevi di Alexa all’accensione del dispositivo indicato. 

Se da un lato google più vantate di un’integrazione di Assistant migliore, smartphone, smartwatch, tv e auto per cui lo sviluppo acquisisce da più fonti i feedback per essere migliorato. Alexa fa il suo punto di forza in Amazon, lo store online per l’eccellenza, dove milioni di persone acquistano prodotti con un semplice click. Sotto questo aspetto entrambi gli assistenti si basano su questi punti di forza.  Solo il tempo potrà dirci quali dei due assistenti sarà il più utilizzato in Italia e quale si svilupperà meglio con il tempo.

Amazon Echo è disponibile ad un prezzo di 99 euro ma la famiglia dei prodotti echo è molto ampia (Echo Dot, Echo, Echo Plus ed Echo Spot) per cui è possibile scegliere attentamente il prodotto più adatto alle nostre esigenze. Per quanto riguarda Google Home (149€) e Google Home Mini (59€) e possibile acquistarli nelle principali catene di elettronica di consumo, sul google store oppure online, i prezzi più o meno non subiscono grandi variazioni.