Recensione Dji Mavic Pro: piccolo, potente ma non economico!

In questi ultimi mesi  uno degli oggetti tecnologici al centro dell’attenzione sono sicuramente i droni o Quadricotteri. Sul mercato sono presenti numerose alternative che vanno dai pochi euro a soluzioni anche professionali. In tale mercato più il prezzo sale più le caratteristiche di volo e le funzionalità aumentano sostanzialmente.

All’interno della fascia top del mercato troviamo DJI che con la gamma Phantom domina il mercato. Il problema principale di un prodotto del genere è la portabilità visto che un Phantom è difficile da portare in giro, ma poi DJI ha ufficializzato, negli scorsi mesi, il Mavic Pro.

Volo e Autonomia

Prima di iniziare a parlarvi di come vola questo mavic inizio partendo facendo una precisazione in italia la regolamentazione dell’utilizzo di droni è molto restrittiva di conseguenza prima di acquistare un prodotto del genere è importante che abbiate chiari i limiti imposti dalla legge, per ulteriori informazioni potete consultare il sito dell’Ente Nazionale Per L’aviazione Civile (ENAC), visto che questo mavic pro e quasi un piccolo giocattolo.

Per effettuare un volo con questo mavic abbiamo bisogno dello smartphone, con la relativa applicazione DJI GO, collegato in WiFi, che però non ci permette di coprire lunghe distanze; oppure possiamo utilizzare il telecomando a cui colleghiamo lo smartphone, Android o iOS per visualizzare ciò che il mavic sta inquadrando.

Purtroppo lo spazio per l’alloggiamento dello smartphone non è molto ampio, il Galaxy S8+ riesce ad entrarci a filo. In alternativa abbiamo comunque a dispozione una porta USB standard dove poter collegare qualunque tipologia di cavetto l’importante e utilizzare un device compatibile (iPod, iPad, Tablet Android o qualsiasi altro device su cui far girare l’applicazione DJI GO)

Se iniziare a volare e molto semplice per comprendere bene tutte le opzioni disponibili nell’applicazione DJI ci metterete un pò di tempo visto che sono presenti numerosi menu ma anche tanti sottomenu. Inoltre, nella schermata principale sono presenti tutte le informazioni di volo che all’inizio saranno incomprensibili. Oltre allo smartphone c’è lo schermo del radiocomando che offre un ulteriore numero di informazioni che ci permettono di vedere lo stato della batteria la distanza e il segnale. Personalmente ho impiegato un pò di tempo per comprendere bene tutte le informazioni presenti a schermo.

Una volta che avvierete i motori e inizierete a far volare questo Mavic Pro vi renderete conto di quanto sia potente, stabile, anche in condizioni di molto vento, e veloce. Con i test effettuati ho raggiunto una velocità massima di 40KM/h e un altezza di 350 metri. Una portata molto ampia, possiamo portarlo fino ad un massimo di 500 metri di distanza poi entra in gioco il blocco di fabbrica di DJI anche se il potenziale di questo drone è molto più ampio visto che a 5000 metri di distanza il radiocomando non perde neanche una tacca di segnale ( la distanza massima del drone è di 7KM ma è bloccata di DJI visto che con una batteria non c’è la si farebbe a concludere il volo)

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Pilotare questo drone è abbastanza semplice, certo ci dovrete fare un pò la mano, i controlli sono precisi e millimetrici. In aiuto ci vengono anche i numerosi sensori presenti che impediscono al pilota di fare “errori” o passaggi ravvicinati a muri/oggetti, visto che in presenza di un ostacolo frontale il mavic si arresterà impedendo all’utente di avanzare. Stessa cosa raggiunti i limiti di altezza/distanza.

L’autonomia del drone è in linea con quanto dichiarato da DJI diciamo che si riescono a fare 25 minuti di volo o anche 30 se proprio volete arrivare al limite della batteria. In caso di batteria al limite il drone tornerà automaticamente al punto home, impostato in precedenza, Inoltre con il tasto dedicato, in qualunque luogo, potrete far tornare il drone nel punto di decollo. 

Alcuni limiti di Volo:

Per quanto il vento è una componente che il mavic riesce a gestire con vento molto sostenuto si riesce comunque a volare ma il drone tenderà a spostarsi in direzione del vento per tanto il pilota dovrà comunque correggere la traiettoria. Ci tengo a sottolineare che se il vento è frontale, rispetto alla direzione del drone, si farà un pò fatica a farlo ritornare alla propria posizione visto che la velocità del mavic stesso si abbassa notevolmente.

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A questo fattore aggiungo anche i limiti di legge, le autorizzazioni necessarie per volare, il patentino obbligatorio e tutte le varie zone in cui non è possibile usare il drone (zone militari, zone classificate, centri urbani – il drone stesso invierà un avviso di zona vietata al volo).

Fotocamera: il vero valore aggiunto di questo drone

Modalità di pilotaggio e impotazioni a parte, il vero valore aggiunto di questo drone sta proprio nella risoluzione 4k, grazie alla quale potremo realizzare video con una qualità eccellente con zoom digitali, effettuati in post-produzione soprattutto se registrate in 4K e renderizzate in 1080p.

Sottolineo che comunque realizzare dei video con questo drone comporta comunque un minimo di post-produzione, per effettuare dei tagli, inserire una musica di sottofondo e se proprio vogliamo effettuare un po di color correction per aumentare ulteriormente l’impatto di video di questo tipo.

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Anche i controlli per i video sono numerosi visto che  oltre ad impostare le diverse risoluzioni per foto e video possiamo anche impostare tutti i parametri per il bilanciamento dei colori, temperatura del del bianco e tanto alto. La messa a fuoco puo essere impostata o su infinita o precisa, se tappiamo sul display mettendo a fuoco un punto preciso oppure premendo l’apposito tasto, impostato nell’applicazione, personalizzato.

La qualità dei video è eccellente e la stabilizzazione è perfetta. Per effettuare delle riprese di buon livello e necessario comunque non fare dei movimenti bruschi. La videocamera è posizionabile in orizzontale o verticale e quindi o inquadra quello che vede il drone o quello che sta sotto al Mavic. Non manca la possibilità, tramite la rotellina posteriore del controller, di muover la fotocamera in tutte le angolazioni.

Un piccolo “difetto” di registrazione video si presenta in caso di forte presenza di luce, in tal caso le foto/video sono sovraesposte per questo è fondamentale applicare qualche impostazione manuale.

Conclusioni:

Per una questione di brevità molte funzioni, in particolare quelle delle impostazioni, opzioni, modalità di volo le ho omesse all’interno di questa recensione (ribadisco per una semplice questione di brevità). Tralasciando le numerose impostazioni, che solo quelle rappresentano la qualità di questo drone, ho preferito concentrami sulle sostanziali differenze rispetto ad altri droni presenti in commercio in particolare alla facilità di utilizzo portabilità e durata della batteria.

A differenza di tanti altri droni vi bastera un piccolo zaino per contenere il “kit” di volo, senza dover rinunciare però alla qualità di registrazione. Il prezzo di questo Mavic è comunque molto alto 1.300 euro per la versione base mentre salimo a 1.399 euro per la versione Flay More Combo che comprende: due batterie aggiuntive, la borsa da trasporto, eliche di ricambio e ulteriori cavi per la ricarica da auto. Se state valutando l’acquisto di un drone intorno ai 500 euro, penso per esempio al Bebop 2 di Parrot, che comunque ha un costo sostenuto a quel punto vi consiglio di comprare questo Mavic Pro perchè è un prodotto veramente completo rispetto alla concorrenza. Per ulteriori informazioni vi consigliamo di visitare il sito ufficiale DJI.