Recensione Mate 10 Pro: il miglior smartphone realizzato da Huawei

Anche Huawei entra all’interno del mercato 18:9 con Mate 10 Pro, il primo dispositivo ad integrare un pannello con questo aspect ratio. Le novità non finiscono qui vista anche la presenza del nuovo Kirin 970 che debutta proprio su questo Mate. Adesso andiamo a sviscerare tutti i pro e i contro di questo dispositivio all’interno della recensione!

Design, Materiali ed Ergonomia: che qualità!

Da un punto di vista costruttivo credo che questo Mate 10 Pro sia il migliore smartphone realizzato da Huawei per quanto riguarda il design. Carina la scelta di integrare una fascia sulla parte posteriore con una colorazione in contrasto rispetto alla back cover. Il profilo è in metallo, il retro è in vetro con una leggera curvatura sui bordi per facilitarne la presa, ma stiamo parlando comunque di un dispositivo molto grande per cui non facilissimo da usare con una mano sola.

Sul retro sono presenti le due fotocamere leggermente sporgenti il doppio flash led ed il sensore laser per la messa a fuoco. In basso troviamo il sensore delle impronte posteriore e come su tutti i Huawei si dimostra sempre affidabile.

Presente anche la certificazione IP67 contro acqua e polvere. Sebbene il mercato si stia dirigendo verso l’eliminazione del jack audio da 3.5mm resta una scelta che non condivido, infatti anche su questo Mate 10 Pro non è presente l’uscita audio dedicata dovremo utilizzare un connettore type-c che comunque è presente in confezione.

Display:

_DSC2128

Una delle novità di questo Mate è la presenza di un display OLED da 6 pollici di diagonale con supporto HDR10 con rapporto di forma in 18:9 e risoluzione di 2160×1080 pixel e una densità di 402ppi con un rapporto di sceen to body dell’81%.

I pannelli OLED hanno raggiunto una buona maturità, infatti la qualità è di tutto rispetto anche su questo Mate 10 Pro. La luminosità è buona come anche il contrasto e i colori, che comunque possono essere tarati come più preferiamo delle impostazioni.

Gli angoli di visione sono prossimi ai 180 gradi, ma come tutti gli OLED, il bianco tende all’azzurro. Ottima la visibilità sotto la luce diretta del sole. Il display presenta una doppia polarizzazione che consente una buona visibilità del pannello con gli occhiali da sole.

Hardware e prestazioni: benvenuta NPU

_DSC2137

Mate 10 Pro è il primo dispositivo ad integrare il nuovo processore Kirin 970, si tratta di un octa-core realizzato con processo produttivo a 10nm con quattro core Cortex-A73 da 2.4GHz affiancati da altri quattro core Cortex-A53 da 1.8GHz. La GPU è una Mali-G72MP12. A supportare il tutto troviamo ben o 6GB di memoria RAM di tipo LPDDR4X e 128 GB di memoria integrata UFS 2.1 che però non possiamo espandere.

Oltre al coprocessore i7 per la gestione dei sensori il nuovo Kirin integra un’unita di calcolo neurale (Neural Processing Unit) che permette al dispositivo di adattarsi al nostro utilizzo, mantenendo più efficaci le prestazioni. I vantaggi, della presenza di tale unità, dovrebbero vedersi col tempo.

Tralasciando l’hardware le prestazioni nell’uso quotidiano si allineano agli altri top di gamma. La reattività generale è sempre al massimo con un apertura delle applicazioni quasi istantanea e un esperienza di gioco ottima.

Quando andiamo a sfruttare al massimo l’hardware le temperature salgono, con la camera termica ho registrato un picco di 45 gradi in prossimità della fotocamera posteriore. Nulla di preoccupante visto che nell’uso quotidiano il calore non si percepisce così tanto.

Software: EMUI 8.0 con Android Oreo

_DSC2129

La EMUI passa dalla versione 5.1 alla 8.0 allineandosi con Android 8.0. Huawei ha riorganizzato l’interfaccia raggruppando le funzioni in dei macro menù.

Oltre all’introduzione di Android Oreo è presenta una funzione che permette di dividere momentaneamente il display in split screen quando riceviamo una notifica mentre guardiamo un video.

Tra le varie applicazioni troviamo un traduttore che sfrutta l’intelligenza artificiale del processore per riconoscimento del testo e delle immagini con traduzione di 50 lingue in tempi rapidi.

Trà le novità della EMUI troviamo la presenza di un tasto home virtuale, chiamato “menù veloce”, che possiamo anche attivare dal pannello di controllo. Con questo tasto virtuale possiamo navigare all’interno dell’interfaccia e accedere al multitasking.

Batteria,Audio e Ricezione:

_DSC2130

La piattaforma hardware, oltre alla prestazioni, garantisce anche un efficienza in termini energetici migliore. Aggiungendo anche la presenza del display OLED e la batteria integrata da 4000mAh, l’autonomia è di tutto rispetto. In questa settimana di uso ho concluso più volte la giornata con il 35% di batteria residua. Con un utilizzo quotidiano medio riuscirete ad utilizzarlo anche due giorni senza ricaricarlo.

Nella mia giornata del test batteria ho raggiunto le quasi 5 ore di schermo attivo con 16 ore di attività. Con 30 minuti di riproduzione video si consuma circa il 10% di batteria. Mentre con 20 minuti di gaming si perde circa 8% di autonomia ma dipende dal livello del dettaglio del gioco e alle prestazioni richieste all’hardware.

Come sempre è possibile utilizzare i sistemi di risparmio energetico evanzato o è anche possibile ridurre le risoluzione del display o attivare un’interfaccia scura che consente al pannello OLED di tenere i pixel spenti.

Peccato per l’assenza della ricarica wireless, grave mancanza per un top di gamma, ma con supporto alla tecnologia Supercharge che consente di ricaricare la batteria fino al 58% in circa 30 minuti.

Mate 10 PRO è un dual SIM dual standby con supporto alle reti LTE in Cat.18. Tramite aggregazione delle sue SIM è possibile raggiungere una velocità massima di 1.2Gbps. Su entrambe le SIM è possibile attivare le reti 4G ( 4G+ solo sulla SIM principale). La gestione della doppia SIM è quella classica.

La ricezione del segnale è ottima anche in zone difficili con una buona stabilità della connessione dati. Di grande qualità la qualità audio in capsula in chiamata con un buon volume. Utilizzando il vivavoce in chiamata è possibile attivare i microfoni direzionali tramite l’icona. La NPU è in grado di migliorare la qualità delle chiamate quando ci troviamo in ambienti molto rumorosi grazie al riconoscimento della lingua la voce viene processata e amplificata verso il nostro interlocutore, il tutto in tempo reale.

Con la riproduzione di contenuti multimediali lo speaker di sistema si accoppia con la capsula auricolare per offrire un’audio stereofonico. La capsula riproduce le tonalità alte mentre lo speaker, posizionato sulla parte inferiore in verticale, riproduce i bassi, mentre in verticale gli alti. La qualità è ottima ed il volume è elevato.

Modalità Desktop: funzionale è senza dock!

Altra novità di spessore è la modalità desktop che possiamo attivare collegando il dispositivo ad un monitor esterno utilizzando un cavo USB Type-C/HDMI oppure tramite un adattatore dove poter collegare anche mouse e tastiera oppure tramite Bluetooth. Con questa modalità è possibile utilizzare entrambi i display e sfruttare quello dello smartphone per controllare il puntatore o inserire il testo.

_DSC2140

Tale modalità di permette di sfruttare un ambiente desktop che ci permette di gestire file, creare documenti, vedere un video o semplicemente giocare sfruttando uno schermo più grande. Numerose applicazioni sono compatibili ma mancano applicazioni di spessore come YouTube e le app Documenti, Fogli e Presentazioni. Ma tramite l’applicazione My App List potremo avviare praticamente tutte le app abbattendo la limitazione.

Tutta la suite Microsoft è compatibile e funziona perfettamente a tutto schermo ma è richiesto un abbonamento per poter salvare e modificare i file.

Possibile anche cambiare sfondo o di fissare delle app nella barra delle applicazioni sono anche supportati gli short code da tastiera e le classiche funzionalità da tasto destro e sinistro per il mouse.

Nel complesso l’esperienza utente è accettabile. Lo smartphone resta comunque intipendente per questo possiamo comunque utilizzarlo per telefonate, messaggi e quant’altro. Tale modalità ha comunque dei limiti e non è paragonabile ad un vero ambiente desktop ma è comoda per sfruttare uno schermo di dimensioni più ampie per la navigazione web e altre piccole operazioni ma non sostituisce un computer in ambito lavorativo.

Fotocamera:

_DSC2134

Anche su questo Mate 10 Pro il compatto fotografico è realizzato in collaborazione con Laica. La configurazione dei sensori è quella classica di Huawei con un 12 megapixel RGB con stabilizzazione ottica e un secondo sensore monocromatico da 20 megapixel; entrambi sono dotati di una apertura f/1.6. Presente anche il sensore laser e il rilevamento di profondità.

La frontale invece è da 8 megapixel con apertura f/2.0 a fuoco fisso, un passo indietro rispetto a Mate 9 che era a fuoco automatico.

La Neural Processing Unit entra in gioco anche nel compatto fotografico visto che consente l’elaborazione di ben 2000 immagini al minuto, passo importante rispetto alle classiche 97 immagini elaborate al minuto in assenza della NPU. L’intelligenza artificiale del processore viene sfruttata anche quando scattiamo una foto visto che il Dual ISP utilizza la NPU per riconoscere più accuratamente volti e movimento andando a migliorare gli scatti in condizione di scarsa illuminazione.

Grazie alla NPU vengono riconosciuti, in tempo reale, gli oggetti inquadrati per adattare automaticamente le impostazioni della fotocamera ed ottenere foto di qualità. L’intelligenza artificiale viene anche sfruttata per la camera anteriore per identificare al meglio gli sfondi e sfocarli al meglio.

La qualità della camera è di qualità in condizioni di buona illuminazione con un ottimo livello del dettaglio, un’esposizione sempre corretta e una gamma dinamica di tonalità molto ampia. In scatti notturni si perde qualche dettaglio e un leggero rumore si fa vedere, in questo caso altri top di gamma si comportano meglio.

Il sensore monocromatico si comporta sempre bene permettendoci di scattare foto di effetto senza particolari accorgimenti. Personalmente continuo a ritenere non utilissimo questo sensore.

Nota negativa per quanto riguarda l’utilizzo dell’HDR che non può essere impostato in automatico ma bisogna selezionarlo manualmente.

La qualità delle fotocamera anteriore è discreta, ma il tutto dipende sempre dalle condizioni di illuminazione.

La qualità dei video è nettamente migliorata, registrando in FullHD a 30fps sfruttiamo la stabilizzazione sia digitale che ottica in FHD 60fps ed in 4K viene utilizzata solo quella ottica.

Conclusioni:

Mate 10 Pro viene venduto ad un prezzo di listino di 849 euro. Il prezzo è sicuramente alto ma stiamo parlando di un top di gamma. Questo Mate 10 Pro si comporta molto bene in ogni compatto; piacevole da utilizzare, sempre fluidissimo con un ottima autonomia e una qualità fotografica di tutto rispetto.

Peccato per l’assenza della ricarica wireless del jack audio, del Bluetooth 5.0. Certo 128GB di storage sono comunque tanti ma avrei preferito comunque una memoria espandibile. Insomma qualche piccolo dettaglio manca ma, dal mio punto di vista, ci troviamo difronte al miglior dispositivo realizzato da Huawei in questo 2017, visto che P10 non mi aveva molto convinto.