Recensione OnePlus 6: una bomba di potenza a 519 euro

L’ultimo OnePlus che ho recensito personalmente è stato il OnePlus 5 un prodotto che di fatto mi aveva convinto molto ma su alcuni aspetti mi avevano lasciato un po l’amaro in bocca.

OnePlus 5 conclusoni:

Questo OP5 si conferma comunque un dispositivo di qualità anche se alcuni aspetti sono un pò discutibili, mi riferisco al design un pò troppo ispirato ai iPhone, l’assenza della stabilizzazione ottica per i video e anche la non presenza della certificazione contro acqua e polvere ed alla porta USB di tipo type-c solo di tipo 2.0.

La mia recensione di questo OnePlus 6 parte proprio dai contro del precedente modello, senza considerare OP5T visto che si è trattato di un aggiornamento “minore” ( anche se non apprezzo l’aggiornamento di un top di gamma semestrale ) . Rispetto allo scorso anno il prezzo di listino aumenta ma attenzione agli street price online degli altri top di gamma perchè in questo caso la differenza di prezzo rapportata alle caratteristiche offerte fa la differenza, ma adesso iniziamo con la recensione di questo OnePlus 6!

Materiali e Design: un lavoro certosino!

Sotto il profilo dei materiali OnePlus fa un bel passo in avanti vista la presenza del vetro posteriore, che conferisce un aspetto decisamente più premium allo smartphone, rispetto al predecessore ma migliora di gran lunga l’ergonomia garantendo una migliore aderenza al palmo della mano. Il profilo in alluminio continua ad essere un bordo molto sottile lungo tutto il profilo.

Lo switch per escludere rapidamente le suonerie, è stato spostato sul lato destro. Oltre allo spostamento fisico viene cambiato anche il comportamento software, sul primo selettore si attiva la vibrazione, con il secondo vengono silenziate tutte le suonerie.

Resto un po perplesso sull’argomento certificazione IP68 in quanto ufficialmente il dispositivo non ha la certificazione ma ufficiosamente è in grado di resistere comunque al contatto accidentale con l’acqua, ma non all’immissione. OnePlus mantiene il da 3.5mm ma la porta USB Type-C resta una 2.0.

Sul posteriore viene cambiato l’orientamento delle fotocamere, ora disposte verticalmente nella parte centrale, al di sopra del doppio flash LED. Il sensore biometrico cambia forma a discapito della precisione in quanto ho notato che lo sblocco resta veloce ma si perde un po di accuratezza. L’estetica è importante ma se quest’ultima deve compromettere una caratteristica di uno smartphone allora meglio fare un passo indietro.

Lo sblocco bidimensionale del volto fa un ulteriore passo in avanti, dopo iPhone X, questo è il primo smartphone android che mi ha fatto apprezzare questo sistema di sblocco visto che funziona in maniera egregia anche in condizioni di illuminazione precaria, resta però un sistema meno sicuro rispetto al sensore biometrico.

Display: 6.28 POLLICI con tanto di notch

Altre novità arrivano sul fronte display. Il pannello resta un Full Optic AMOLED ma la diagonale sale a 6.28 pollici con una copertura dell’84% della parte frontale. La risoluzione è di 2280 x 1080 pixel con spazio colore sia  sRGB che il DCI-P3.

Le dimensioni aumentano ma arriva anche il notch sulla parte superiore un elemento che continua ad essere molto controverso. OnePlus ha integrato una funzione che permette di nasconderlo permettendo anche di scegliere il comportamento per ogni singola app.

Anche su questo OnePlus 6 il pannello è di ottima qualità con una buona luminosità e una corretta taratura dei colori. Anche gli angoli di visone sono prossimi ai 180° ma il bianco tende un po all’azzurrino. Ottima la visibilità sotto alla luce del sole anche con occhiali polarizzati non abbiamo alcun problema.

All’interno delle impostazioni possiamo attivare una modalità lettura e calibrare al meglio il display regolando la temperatura colore. Presente anche il  il doppio tap per accendere il display. Non manca anche display Ambient che si illumina brevemente quando solleviamo il device.

L’ottima qualità di questo pannello viene riscontrata anche dall’analisi del colorimetro che ha evidenziato un Delta E all’1.1 del giallo al 3 del bianco, mentre sui grigi ci attestiamo al 2.6. La copertura della gamma sRGB raggiunge il 98.3% mentre la DCI- P3 si arriva al 98.9%. Tutti valori ottimi.

Snapdragon 845 + OxygenOS: l’accoppiata vincente

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Il compatto hardware di OnePlus 6 è il migliore sulla piazza: Snapdragon 845 GPU Adreno 630 supportato da 6 oppure 8GB di RAM di tipo LPDDR4X con tagli di memoria da 64 a 128GB di tipo  UFS 2.1.

Le prestazioni di questo device sono da top di gamma, fluidità generale al top e apertura delle applicazioni praticamente istantanea. Anche giochi molto impegnativi girano al massimo framerate, anche la RAM viene gestita egregiamente.

In  background e possibile tenere attive numerose applicazioni e al risveglio non si nota alcun tipo di lag.

Tutta questa fluidità è dovuta anche all’interfaccia Oxygen 5.1.5 e ad Android in versione 8.1 Oreo. Si tratta di un interfaccia semplice ma con le funzionalità giuste. Presente la modalità dark la possibilità di personalizzare tutte le icone del sistema e duplicare le applicazioni di messaggistica per l’utilizzo con la seconda SIM.

Le novità introdotte in “esclusiva” per OnePlus 6, almeno per il momento visto che arriveranno a breve anche per OnePlus 5 e 5T. Le gesture per navigare all’interno dell’interfaccia al posto dei pulsanti fisici.

Con uno swipe verso l’alto chiudiamo un’app, swipe dal basso al centro per accedere al multitasking ed uno swipe verso l’alto dal lato desto o sinistro per tornare indietro. Altra novità è la modalità gioco, che ci permette di silenziare le notifiche e limitare l’accesso dei dati per alcune applicazioni.

Sul fronte temperatura non ho notato nulla di trascendentale sotto bencmarck si raggiungono anche i 42 grandi ma questo non incide minimamente sulle prestazioni del dispositivo.

Batteria, Audio e Ricezione

Niente da dire per quando riguarda la qualità audio sia in capsula che tramite l’unico speaker di sistema. La qualità generale è ottima con una buona equalizzazione e un volume molto elevato. Nota negativa è l’assenza dell’audio stereo. In cuffia è possibile godere del supporto Dirac HD Sound.

Sul fattore autonomia nulla da dire in quanto l’unità da 3300mAh si comporta in maniera eccellente. In questi giorni di test sono riuscito a totalizzare 5 ore di schermo attivo con un totale di 13 ore di utilizzo continuato.

Anche OnePlus 6 supporta la ricarica rapida Dash Carge che in 30 minuti ricarica il device fino al 65%. Nonostante la backcover in vetro, non viene integrata la ricarica wireless.

Fotocamera:

Rispetto al OnePlus 5 sono stati fatti passi in avanti per quanto riguarda il compatto fotografico. Il sensore principale è un Sony IMX519 da 16 megapixel con pixel da 1.22 micrometri ed apertura f/1.7. L’ottica secondaria è un Sony MX376 da 20 megapixel, sempre con apertura f/1.7 ma con pixel da 1 micrometro.

Il sensore secondario ha il compito di catturare le informazioni sulla profondità di campo per la realizzazione della sfocatura dello sfondo.

L’effetto bokeh è decisamente naturale e non crea particolari artefatti. Con l’ultimo aggiornamento software la modalità ritratto è disponibile anche per la camera anteriore da 16 megapixel con apertura f/2.0 e stabilizzazione digitale.

L’interfaccia utente resta molto semplice ed intuitiva. Oltre alla classica modalità automatica possiamo sfruttare la modalità PRO che ci permette di regolare ogni singolo parametro. Anche l’hdr automatico si comporta in maniera egregia andando a correggere alcuni dettagli. L’interfaccia presenta un tasto rapido per lo zoom 2X ma si tratta di uno zoom digitale per cui la qualità dello scatto cala.

La qualità fotografica è di ottimo livello in condizioni di buona illuminazione, ritengo che ci sia stato un gran passo in avanti rispetto a OnePlus 5 soprattutto per quanto riguarda i singoli dettagli all’interno di una foto. Questo risultato in parte e dovuto anche all’introduzione della stabilizzazione ottica.

Se proprio dobbiamo fare una classifica OnePlus 6 si posizionerebbe tra Huawei P20 Pro e Galaxy S9 Plus, diciamo una via di mezzo.

Anche in condizioni di scarsa illuminazione gli scatti offrono una qualità discreta con un buon bilanciamento dei colori e forse un contrasto troppo poco accentuato. OnePlus 6 riesce comunque a mantenere molto basso il rumore in assenza totale di luce.

Anche per la camera frontale ho notato dei miglioramenti rispetto a OnePlus 5, nonostante l’ottica sia praticamente identica sotto il profilo hardware, evidentemente oneplus ha ottimizzato maggiormente il software.

Video

Anche per quanto riguarda la registrazione video ho notato importanti passi in avanti. Possiamo regitrare in 4K a 60fps con audio stereo ma abbiamo un limite temporale di soli 5 minuti a video, si sale a 10 minuti in 4K a 30fps

Sia in 4k che a 1080p a 60 fps la stabilizzazione digitale e meno efficace. Buono anche lo slow motion fino a 480fps in HD, o 240 in FHD che ci permette di girare un minuto di video per poi rallentare in post tutto il video o solo la parte che ci interessa.

Conclusioni

Tirare le somme di questo OnePlus 6 è molto semplice visto che ci troviamo difronte ad un ottimo dispositivo che si comporta egregiamente in ogni singolo ambito anche se l’assenza della certificazione IP68, la porta type-c 2.0, la ricarica wirless e lo speaker mono continuano ad essere delle mancanze importanti per un dispositivo che si pone diretto concorrente di huawei e samsung.

Arriviamo però al punto cardine di questa recensione cioè il prezzo di vendita. OnePlus 6 è disponibile in due diverse varianti cromatiche a seconda della versione, il prezzo parte dai 519 euro della versione da 6GB di RAM e 64GB di memoria ai 569 euro per la versione da 8GB di RAM e 128GB per arrivare ai 619 euro per la variante 8GB di RAM e 256GB.

Da oggi è disponibile anche la variante Silk White, con 8GB di RAM e 128GB di memoria, sempre a 569 euro.

La scelta di acquistare o meno questo OnePlus 6 a mio avviso è molto condizionata dagli attuali street price in quanto c’è da considerare che con 639 euro possiamo prendere un P20 Pro ma anche un S9 Plus a 619 euro cioè circa 120/150 euro di differenza rispetto al prezzo base di questo OnePlus 6. Considerando le maggiori funzionalità offerte dai software di questi due smartphone, soprattutto per il compatto fotografico del P20 Pro, allora prenderei maggiormente in considerazione uno dei due sebbene OnePlus 6 lo considero uno dei migliori smartphone sulla piazza.