Recensione Xiaomi Mi 9T: l’asso nella manica di Xiaomi

Sembra banale dirlo ma Xiaomi ha fatto ancora una volta centro questo Xiaomi Mi 9T è l’ennesimo prodotto Xiaomi, con rapporto prestazioni/prezzo/qualità, ben riuscito di sempre.

Bene fatta questa premessa andiamo ad analizzare nel dettaglio questo Xiaomi Mi 9T all’interno della nostra recensione.

Design,Materiali & Ergonomia

il design di questo Mi 9T di certo non è da smartphone di fascia media ma da top di gamma ed è uno dei punti chiave che distingue questo smartphone dai suoi principali rivali.

Sul Frontale è ben visibile il grande display con cornici molto sottili, ma con uno spessore leggermente diverso. 

La fotocamera frontale è una classica pop up, la caratteristica che colpisce è la solidità del meccanismo che integra il LED che segnala anche la presenza di notifiche.

La parte posteriore è in vetro gorilla class 6, bella la colorazione carbon blue una sorta di colorazione gradiente che crea anche bei giochi di luci.

Le dimensioni sono generose ma comunque si riesce ad utilizzare anche con una sola mano grazie alla cover, presente in confezione, che migliora il grip del dispositivo. Il peso di 191 grammi si fa comunque sentire.

Display

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Il Display di questo Mi 9T è uno dei tanti punti di forza di questo device, si tratta di un pannello AMOLED da 6,4 pollici di diagonale, con rapporto d’aspetto 19.5:9 e risoluzione FullHD+. Un display che si è rivelato ottimo in tutte le condizioni di utilizzo e con una ottima visibilità anche sotto la luce diretta del sole.

La ciliegina sulla torta è la presenza del HDR che viene riconosciuto sia su YouTube che su Netflix, permettendoci così di godere della massima qualità dei contenuti multimediali.

Prestazioni & Software

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L’hardware di questo Mi 9T vede la presenza dello Snapdragon 730, uno degli ultimi processori della serie 700. Certo non ci troviamo difronte allo Snapdragon 855 ma comunque le prestazioni sono più che ottime, in ogni tipo di condizione di utilizzo, mantenendo bassi anche i consumi energetici.

In 20 giorni di utilizzo intenso non ho mai riscontrato problemi di reattività o lag nel sistema. Anche i giochi si comportano in maniera ottimale e il passaggio tra le app in multitasking viene sempre gestito bene e i 6 GB di RAM permettono di mantenere attive 4-5 applicazioni in contemporanea.

Misurando le temperature con la camera termica non si superano mai i 35 gradi sotto Benchmark e non si percepisce il calore al tatto.

Il sistema operativo è Android in versione Pie con patch di sicurezza aggiornate a maggio e personalizzato con l’interfaccia proprietaria MIUI (versione 10.3). Sostanzialmente non ci sono grandi novità l’interfaccia offre le classiche funzione a cui ci  ha abituato Xiaomi. Presente anche l’NFC e quindi la possibilità di effettuare pagamenti contactless.

Al momento però Android Auto resta ancora incompatibile con l’infotainment della propria auto, probabilmente bisognerà attendere un aggiornamento software.

Batteria,Audio & Ricezione

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La batteria installata è una 4.000 mAh che può essere ricaricata in due ore grazie al caricatore in confezione da 18W e alla tecnologia di ricarica rapida. Con un utilizzo “normale”, fatto per lo più di  social, chat, navigazione web si copre senza problemi l’intera giornata in alcuni casi anche un giorno e mezzo.

Con un utilizzo più intensivo fatto di frequenti cambi cella, utilizzo misto tra WiFi/rete dati e visione di contenuti multimediali si arriva a cena.

Per quanto riguarda la ricezione nulla da segnalare, l’aggancio alla cella e viene agganciato sempre in fretta e mantenuto senza problemi anche in zone di scarsa copertura il 4G+ prende sempre egregiamente. 

Buono anche l’audio, in chiamata, sia in capsula che in vivavoce e restituisce sempre un buon timbro di voce e anche il vostro interlocutore vi sentirà molto bene. Discorso analogo anche per la qualità audio multimediale anche se abbiamo un singolo speaker mono che ha comunque una qualità simile ad altri device di fascia media.

 

Fotocamera

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Xiaomi Mi 9T è dotato di un triplo modulo fotografico composto da tre differenti sensori. La configurazione prevede: un sensore da 48 megapixel con lente standard (26mm) e apertura f/1.75, una seconda opzione con sensore da 13 megapixel e lente grandangolare e, per concludere, una 8 megapixel con zoom ottico 2X (f/2.4)

All’interno di questa fascia di mercato stiamo iniziando a vedere la presenza di più sensore ma su molti dispositivi ci si limita al sensore per l’effetto di profondità, che diciamocela tutta serve a ben poco. Con questo comparto sensori possiamo veramente coprire tutti i tipo di scatti possibili, l’unico vero limite è la fantasia.

La qualità delle foto scattate di giorno, in presenza di una buona luce ambientale, sono buone per tutti e tre i sensori. Ottima la velocità di messa a fuoco e anche la gestione del controluce. In modalità ritratto abbiamo un algoritmo che è in grado di scontornare al meglio i soggetti, sfocando lo sfondo in maniera molto naturale.

La qualità scende quando scattiamo foto la sera, o comunque in condizioni di scarsa luminosità ambientale. I due sensori più colpiti sono il grandangolare e lo zoom, mentre fotocamera principale, grazie alla modalità notte, riesce ad ottenere buoni risultati.

La frontale è una 20 megapixel con apertura f/2.2 che riesce a tirar fuori buoni selfie. Certo non è la migliore della fascia media ma comunque si difende bene.

I video possono essere registrati fino al 4K a 30fps. La stabilizzazione è presente ma è solo elettronica, infatti i risultati migliori si ottengono in 1080p a 60fps.

Conclusioni

Tirare le somme su questo dispositivo è alquanto semplice, visto che il prezzo di 329 euro (versione 6GB/64 ROM) è più che azzeccato. Sostanzialmente è un dispositivo che ha praticamente tutto e ci permette di godere di un’ottima esperienza utente paragonabile, a mio avviso, anche a prodotti di fascia superiore. Certo non è lo smartphone perfetto, vedi assenza della microsd e modalità notturna presente solo per il sensore principale, ma è questo prezzo è difficile da battere.