Samsung Gear iconX: belle, ma immature | Recensione

In questi ultimi anni, l’ascolto della musica tramite cuffie, è stato molto incentivato grazie ai numerosi servizi di streaming musicale che ci permettono ci ascoltare miloni di brani senza andare ad occupare la memoria del nostro smartphone. Molti utilizzano la musica anche quando si fa jogging o palestra e proprio questo ha spinto numerose persone ad avvicinarsi ai nuovi auricolari di Samsung proprio per ascoltare la musica durante l’attività fisica, senza dovere avere lo smartphone collegato.

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Gear IconX, un prodotto unico!

Le Gear IconX hanno come vantaggio principale la possibilità di contenere fino a 1.000 brani al loro interno (ogni cuffia ha 4GB di spazio: quando viene inserita della musica il software la copia su entrambi così da potere usare anche una singola cuffia). Per questo, ripeto, si può uscire senza smartphone ed ascoltare musica. Questa caratteristica non e da sottovalutare, visto che sul mercato non è presente nessuna altra soluzione del genere.

Specifiche tecniche Gear IconX

  • Dimensioni: 18.9 x 26.4 x 26 mm / Peso: 7+7 grammi / Custodia: 52 grammi
  • Sensori: HR, accelerometro, touch capacitivo / 2+2 microfoni / Res. schizzi P2i
  • Memoria: 4+4 GB (max 1.000 brani) / Supporto: MP3, M4A, AAC, WAV, WMA (v9)
  • Batteria auricolari: 47+47 mAh / Batteria custodia: 315 mAh / Carica microUSB
  • Bluetooth 4.1 LE / 16 Ohm / Compatibili Android 4.4+ e iOS (funzioni base)

Ovviamente i vantaggi di usare queste cuffie non sono solo questi. Le IconX sono wireless, pesano solo 7 grammi l’una, hanno una modalità chiamata Ambient Sound che ci permette di non isolarci completamente quando le indossiamo, amplificando i rumori ambientali tramite i 2 microfoni per lato. Una volta trovato il giusto compromesso tra i vari gommini presenti in confezione, le IconX stanno anche molto bene anche se bisogna abituarsi, ma comunque sono molto stabili all’orecchio.

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 Queste IconX si rivolgono principalmente agli sportivi e non lo scrivo a caso perchè prendo in esame due aspetti fondamentali: Il primo è la durata della batteria: con la modalità musica locale sono riuscito ad utilizzarle per circa 1 ora e 10 minuti, cioè senza connessione allo smartphone. Il secondo è il sensore cardio integrato che serve a mettere in pausa la riproduzione quando togliamo gli auricolari ma serve anche per registrare il battito durante un allenamento salvando tutti i dati su S-Healt. Grazie anche  all’accelerometro integrato, è in grado di memorizzare i dati di un’attività ed inviarli successivamente allo smartphone. Senza smartphone dietro vi perderete la traccia GPS.

Perchè le ritengo ancora immature

Il problema principale di queste IconX è un autonomia troppo limitata, collegate al mio Galaxy S7 Edge i risultati sono molto deludenti, nonostante il modulo di ricarica (fatto veramente molto bene da un punto di vista estetico), inserendole all’interno, vi verrà mostrato il led di ricarica in circa 70 minuti la ricarica sarà completata.  A detta di Samsung questo sistema dovrebbe permetterci di caricarle 2 volte per un totale di 3 cicli completi, ma io sono arrivato a caricarle solo 1 volta. Il motivo principale di questo risultato è un draining della batteria molto elevato il caricabatterie perde carica dopo 1 giorno di non utilizzo. Quindi sappiate che se ne fate un uso quotidiano tutto fila liscio, ma non pensate di lasciarle per tre giorni perchè quanto le riprenderete saranno completamente scariche.

Altri limiti che ho trovato riguardano l’app per caricare la musica da PC è molto lenta e ancora instabile ed è l’unico modo per poter caricare la musica nella memoria integrata. Utilizzando le cuffie con il Bluetooth allo smartphone capitano dei ritardi nella ricezione dei comandi, per esempio alzare il volume o mettere in pausa la traccia in esecuzione. Da sottolineare anche che collegate al Bluetooth e usate entrambe tendono a scaldarsi. Peccato che non siano waterproof.

Conclusioni:

Le IconX sono un prodotto sicuramente innovativo, una volta che le avete provate, difficilmente tornerete indietro per usare le vecchie cuffie a filo, ne terrete una all’orecchio durante gli spostamenti giornalieri. Le ritengo un valido supporto per l’attività fisica, il sensore cardio è paragonabile a quello presente negli smartwatch, a livello di precisione. L’applicazione S-Healt si comporta in modo egregio. Ottima l’idea di poter integrare della musica senza portarsi dietro lo smartphone. Purtroppo però soffrono di alcuni problemi di gioventù: hanno troppa poca autonomia e un sistema di gestione ancora in “beta” che molto spesso fa diventare un aumento del volume un doppio tap, un triplo tap diventa l’avvio della modalità allenamento e questo è veramente fastidioso nell’uso quotidiano.