Recensione Samsung Galaxy Note 8: il re dei phablet con S Pen è tornato!

Sono trascorsi tre anni dall’ultima commercializzazione ufficiale di un device dalla gamma Note. Note 5 non è mai arrivato Europa; Note 6 non è mai esistito e Note 7 sappiamo tutti come è andata a finire.

Lo scorso 23 Agosto, Samsung, nel corso dell’evento Newyorkese, ha svelato il nuovo Galaxy Note 8,  device che fa ritornare sul mercato un vero smartphone con il pennino . Noi abbiamo avuto modo di provarlo per qualche ora in anteprima  e dopo qualche settimana di utilizzo siamo pronti a dirvi cosa ne pensiamo, all’interno della nostra recensione.

Design come S8/S8+: meno curve più squadrature

Questo Note 8 eredita il design dei due fratelli minori S8 e S8+ mantenendo lo stile della gamma note con angoli più squadrati e meno arrotondamenti. La cosa su cui mi era caduto subito l’occhio, anche in fase di anteprima, sono le cornici molto strette e la curvatura del display che va ad incastonarsi perfettamente nel bordo in metallo. La curvatura è decisamente più stretta, cosa che ho molto apprezzato, questo facilita l’impugnatura ma anche l’utilizzo dei pannelli edge.

Il grip tutto sommato è abbastanza buono, anche qui troviamo il formato 18.5:9, nonostante le dimensioni generose del display non è cosi largo. L’impugnatura non è una delle più semplice, come ogni phablet, a mio avvisto è comunque meno scivoloso rispetto a S8+.

Un plauso a Samsung per il design comunque molto raffinato nonostante sia minimalista e soprattutto in quanto è riuscita a realizzare un dispositivo, leggermente più grande di S8+, che però integra anche la S Pen. 

Ok la colorazione che abbiamo avuto in prova,  Midnight Black, forse un po nasconde la bellezza di questo device, a dirvela tutta la colorazione che più mi è piaciuta è la Deepsea Blue, che però non vedremo in Italia almeno per il momento. Scontata la presenza della certificazione IP68 e garantisce quindi protezione contro polvere e liquidi con immersioni fino a 30 min a 1m di profondità, compresa la S Pen.

Anche su questo Note Samsung ha inserito il riconoscimento dell’iride, lo sblocco con il volto e sensore di impronte digitali, quest’ultimo inserito in una posiziona ancora più scomoda dei Galaxy S anche se comunque sblocca sempre al primo colpo di device.  Il riconoscimento dell’iride è stato migliorato ma resta ancora un sistema non così immediato visto che dobbiamo azzeccare la giusta distanza per farci riconoscere. 

Display: che dire il top!

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Per parlare del display di questo Note 8 ci vorrebbe un intera recensione per approfondire ogni singolo dettaglio di questo pannello che vi riassumo in poche parole: il miglior display che abbia mai visto su uno smartphone.  Vi sembrerà strano, visto che già nella recensione di S8 avevo esaltato notevolmente la qualità del display, ma con questo Note, Samsung non ha solo realizzato un display il 20% più grande di quello montato su S8 e il 14% più grande del vecchio Note 7, ma ha migliorato ulteriormente la qualità.

Il fattore che più mi ha fatto rimanere di stucco è la luminosità sopra i  1200 nits, 22% in piu rispetto ad S8. Il pannello è un unità di tipo OLED con risoluzione QHD+, o semplicemente 3K, con aspect ratio di 18.5:9.

Tutta questa luminosità favorisce un ottima visibilità sotto alla luce del sole, questo permette di sostenere l’HDR e una perfetta riproduzione cromatica. Non ha caso questo pannello raggiunge il 100% di Color Gamut della gamma DCI-P3; proprio per questo ha ricevuto la certificazione UHD Alliance e Mobile HDR Premium.

Come per S8 e S8+, per limitare i consumi Samsung ha inserito una matrice con pixel a diamanti con sub-pixel Rossi, Verdi e Blu che si differenziano per forma, dimensione e consumo energetico. 

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Il profilo colore che ho piu apprezzato è il CinemaAmoled con colori molto fedeli alla realtà. Parlare di angoli di visione e profondità dei bianchi e neri mi sembra un po scontato vista la qualità eccezionale.

Come per tutti gli ultimi device di casa Samsung, anche su questo Note 8 troviamo l’Always On (per brevità chiamerò AOD)  che ho sempre apprezzato fin dalla sua prima introduzione. Su questo Note 8 è stato per la prima volta inserito un controller  hardware che lo gestisce direttamente invece di un semplice software, questo dovrebbe andare ad incidere positivamente sui consumi. Purtroppo in realtà non è cosi in quanto ho notato che in una giornata consuma dal 9 al 13% di batteria, un impatto notevole, inoltre con il calare delle luminosità viene attivato il Super Dimming Mode, questo fa si che i pochi pixel attivi non vanno oltre 1 nit, evitando fastidi al buio.

Se volete utilizzare l’AOD sappiate che dovrete scendere a compromessi con l’autonomia del device, in alternativa potete sempre disattivarlo. Personalmente in questi giorni di test non ho saputo farne a meno vista anche la possibilità di poter personalizzarlo sfruttando la S Pen. Creando una nota a schermo spento potrete mostrarla sull’AOD senza dover obbligatoriamente accendere tutto il display, features molto utile per annotarsi la lista della spesa o semplici promemoria.

S Pen: il punto focale per scegliere questo Note 8

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Galaxy Note = S Pen è questa la caratteristica peculiare di questo dispositivo che a molti amanti della gamma note è mancata. Dopo Note 7 questo è il secondo device della famiglia Note che provo. Abituarsi ad utilizzare la S Pen non è cosi semplice, visto che siamo abituati a gestire tutto con le nostre semplici dita. Una volta ripresa l’abitudine si riesce a comprendere a pieno perché un accessorio del genere possa fare la differenza.

Le dimensioni della S Pen sono  108.3mm di lunghezza, 5.8mm per il lato piatto più largo e 4.2mm per quello più stretto. L’impugnatura è salda e il tasto integrato ha un buon feed alla pressione.

La S Pen vanta 4096 livelli di pressione con il semplice avvicinamento al display viene attivato  il sistema magnetico che riconosce il puntatore, anche a 3/4 cm dalla schermo. Per quanto riguarda la funzioni  le principali restano comunque identiche a quelle viste lo scorso anno su Note 7 con l’aggiunta di qualche piccola novità:

  • Creando una nota possiamo andare a scrivere sul display, il riconoscimento della pressione ci permette di avere differenti tratti, inoltre possiamo selezionare anche il tipo di penna e molto altro.
  • La Sezione inteligente ci permette di andare a selezionare una pare della schermata che stiamo visualizzando ed effettuare un ritaglio. La funzione animazione ci permette di creare GIF animate registrando una porzione dello schermo.
  • Con scrittura a schermo viene effettuato uno screenshort della schermate dove possiamo andare a prendere eventuali appunti.
  • La funzione traduzione ci permette di andare a selezionare una parola, in diverse lingue, peccato che sia possibile selezionare solo ogni singola parola.
  • L’ingrandimento ci permette di andare selezionare una porzione del testo è vederla più ingrandita con una percentuale che va dal 150 al 300%.
  • La riduzione ad icona ci permette di andare a ridurre un’applicazione aperta e richiamarla con un semplice tocco con la S-Pen.

Tutte le features che avete appena letto sono le medesime dello scorso anno mentre di nuovo troviamo i Messaggi Live che ci permettono di scrivere un breve testo con animazione che si può mandare a chiunque abbia uno smartphone. Sostanzialmente si crea un file in formato GIF e lo si condivide poi tramite qualsiasi applicazione di messaggistica che supporti le GIF animate, per questo non aspettatevi una grande fluidità per chi andrà a riprodurla visto che dipenderà dal suo smartphone.

Bixby Vision entra in gioco per la comprensione del testo e delle immagini anche se non lo trovo particolarmente utile, se non da un punto di vista commerciale per Samsung. Utile invece la comprensione del testo che ci permette di estrapolarlo ad esempio da uno screenshot che abbiamo ricevuto, ma  sappiate che non è così immediato.

Per tutti coloro che amano colorare e disegnare entra in gioco Penup. Un applicazione molto ben realizzata che mette a disposizione numerose tavolozze pronte per essere colorate come più preferiamo, inoltre possiamo condividere anche i nostri disegni.

Hardware e Prestazioni: una vera bomba!

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C’è veramente molto poco da dire sulle performance di questo Note 8: i classici Benchmark, che ho eseguito nei miei test, evidenziano prestazioni superiori anche a S8/S8+. Punteggi che sostanzialmente sintetizzano la grande potenza dell’SoC Exynos 8895 con CPU octa-core realizzata con processo produttivo a 10nm. Inoltre la GPU Mali-G71 ci permette di giocare a qualsiasi titolo presente per smartphone ad un frame rate eccellente, insomma il meglio del meglio per gli amanti del Gaming mobile.

Il vero punto a favore di questo Note 8 è l’usabilità senza compromessi, vista la presenza dei 6GB di RAM. All’interno della recensione del Galaxy S8 avevo più volevo sottolineato la mia perplessità sui solo 4GB messi a disposizione. Su questo Note la musica cambia notevolmente e ogni applicazione si avvia in modo istantaneo ed è proprio quello che un po mancava sui Galaxy S.

  • SISTEMA: Android 7.1.1 su interfaccia Samsung Experience 8.5
  • SOC: Exynos Serie 9 8895, octa-core a 2.3 GHz a 10nm (FinFET)
  • GPU: Mali-G71
  • MEMORIA: Interna: 64GB (espandibile fino a 256GB) / RAM: 6GB LPDDR4
  • DISPLAY: 6.3 pollici / Super AMOLED  / Risoluzione: 2960 x 1440 pixels / 570 ppi
  • FOTOCAMERA: posteriore dual 12 MP / front 8 MP / video: fino a 4K a 30 fps
  • RETI: GSM, UMTS, HSPA/HSUPA, LTE Cat 16 (nano SIM)
  • WIRELESS: Bluetooth: 5.0 con LE/EDR/A2DP/aptX / Wi-Fi: 802.11 a/b/g/n/ac 2.4+5GHz / Wi-Fi hotspot / NFC 
  • CONNESSIONI: Jack Audio da 3.5mm / USB Type-C 3.1 / supporto OTG
  • GPS: A-GPS/GLONASS/BeiDou/Galileo
  • SENSORI: Accelerometro, Giroscopio, Sensore di prossimità
  • BATTERIA: 3300 mAh
  • SCOCCA: Profilo metallico, back cover e frontale in vetro (Gorilla Glass 5) / IP68
  • PESO: 195 grammi
  • DIMENSIONI: 162.5 x 74.8 x 8.6 mm

Per quanto riguarda le temperature si raggiungono i 43/46 gradi in condizioni di uso pesante (bencmark, visualizzazione video in 4K, gaming pesante) in tutte le restanti condizioni di utilizzo si attestano su 25/27 gradi.

Autonomia,Audio e Ricezione

Uno degli aspetti che fa crollare il mio voto finale su questo Note 8 è proprio il compatto autonomia, dettato soprattutto dal passo falso del Note 7, Samsung ha addirittura creato una filiera apposita per la realizzazione delle batterie.  Samsung ha integrato una batteria da 3.300mAh, molto pochi se consideriamo il fatto che  S8 Plus ne monta una da 3.500mAh. Sottolineo che comunque l’alloggiamento interno della S Pen è lungo 10cm quindi ruba anche spazio agli altri componenti.

A questo giro dobbiamo fare i conti con una 3.300mAh che ci portano a fine giornata con un uso medio ma la resta dipende da numerosi fattori. I consumi sono comunque abbastanza ridotti, se consideriamo la potenza del SoC, ma o usiamo il dispositivo o lo teniamo semplicemente sul tavolo con AOD attivo la situazione cambia molto poco.

Cerco di rendervi meglio l’idea facendo un esempio pratico: mentre sto scrivendo questo pezzo delle recensione il Note ha ancora un 9% di batteria (come vedete dagli screen) con una scarica che si è mantenuta costante in tutta la giornata. L’utilizzo del device è stato normale: qualche telefonata, social, scattato qualche foto e ascoltato musica su Spotify, il tutto condito anche dallo standby. Analizzando il grafico potete notare come  l’Always On abbia consumato ben 261 mAh.

Il comportamento del dispositivo è praticamente analogo anche se lo stressiamo molto in tutto l’arco della giornata ma con meno standby, cioè con AOD meno attivo. Tenete anche conto che tutte le considerazioni che vi sto facendo vedono il display impostato sull’QHD+. Certamente gli espedienti per far durare in più la batteria ci sono: basta impostare la risoluzione in FHD+, disattivare AOD e non utilizzare i vari sensori di sblocco del volto. Ma scusatemi che senso ha comprare uno smartphone da 999 euro se poi non si possono sfruttare tutte le funzionalità che vengono messe a disposizione? Per questo i risparmi energetici li si usa in casi di emergenza. Lato autonomia non ci siamo.

Il compatto audio è più che buono, lo speaker di sistema ci assicura una buona resta, mancano un po di bassi ma a volume massimo non distorce. Anche con Note 8 sono incluse le cuffie premium AKG grande qualità, sia costruttiva che di resa sonora. Anche la capsula auricolare si sente molto bene. 

Compatto ricezione top, la versione che abbiamo avuto noi in prova è la dual. In questi giorni di utilizzo ho anche utilizzato una seconda SIM per provare la gestione che si è dimostrata ottima con un cambio celle veloce. Vi ricordo che in teoria Note 8 può  scaricare dati ad oltre 900Mbps.

Software

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La Samsung Experience 8.5 non cambia molto rispetto alla versione vista su S8, tutto funziona alla perfezione ma il merito lo do più ai 6GB di RAM che all’ottimizzazione software.

Sebbene l’interfaccia sia molto pulita graficamente, il sistema richiede comunque molte risorse: tra applicazioni aperte in backgroud e interfaccia utente mediamente liberi abbiamo 1.3GB di RAM.

All’interno delle impostazioni possiamo variare le prestazioni a seconda delle esigenze, opzione utile ma che comunque quasi tutti non useranno. A mio avviso Galaxy Note 8 è uno dei dispositivi su cui la modalità a multischermo ha davvero senso, visto l’ampio display a disposizione.

Bixby ha debuttato su Note 8 in inglese, samsung ha voluto giusto mettere la pezza, anche se al momento non possiamo usarlo. Con il tasto dedicato o uno swipe possiamo accedere alla pagina dedicata dove vedere le notizie di Upday e visualizzare gli ultimi aggiornamenti provenienti dai social.

Vi ricordo che in lingua inglese è possibile anche dialogare con bixby insegnare le nostre preferenze, associare parole per lo sblocco del terminale, chiedere di scaricare applicazioni e tanto alto. Insomma un vero è proprio assistente al momento l’unico ostacolo resta la barriera linguistica, quando arriverà in Italiano? al momento non si sa, peccato.

Fotocamere

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Anche Samsung adotta, per la prima volta, una soluzione con doppia fotocamera posteriore. Samsung ha deciso di adottare una soluzione a mio avviso più utile con un secondo modulo con zoom ottico. Ad ogni modo tale adozione è un passo importante rispetto ai Galaxy S.

Nei vari comunicati Samsung parla semplicemente di un ottica grandangolare ed una zoom ma mi soffermo un attimo su questo aspetto partendo dalla caratteristiche hardware. La fotocamera principale è una Dual pixel da 12MP (1.4µm pixels) in 4:3 con stabilizzazione ottica e apertura F1.7 ( angolazione di 77°). Per quanto riguarda la seconda camera Zoom è una  12MP (1.0µm pixels) con stabilizzazione ottica e apertura f2.4 ( angolazione 45°).

L’ottica principale sostanzialmente e quella che già abbiamo avuto modo di vedere su Galaxy S8/S8 Plus una notizia direi ottima visto che la qualità è la medesima: autofocus ottimo, esposizione sempre corretta, campo di inquadratura abbastanza buono e sopratutto gran luminosità anche in condizioni di illuminazione ambientale non favorevole.

La vera differenza risiede nella seconda camera, se cosi la possiamo chiamare, anche se non può essere sempre usata visto che dobbiamo trovarci comunque ad una distanza maggiore rispetto al normale dato che l’ottica equivale ad un 2x in più si aggiunge anche l’angolazione stretta, classica degli obbiettivi tele, di soli 45°.

Ma se volete catturare qualche particolare o scattare qualche macro o ritratto, ecco che entra in gioco la seconda camera permettendoci di realizzare scatti di grande qualità rispetto ad altri smartphone. Per quanto riguarda le Macro possiamo mettere a fuoco fino a 6-8 cm di distanza dall’oggetto, riuscendo ad integrare nello scatto numerosi dettagli e un effetto bokeh molto naturale e poco artefatto dal software. Ma il meglio di quest’ottica è dato dalla nuova modalità messa a fuoco live che ci permette di sfocare lo sfondo dietro al soggetto, una volta scattata la foto potremo decidere se aumentare o diminuire l’effetto bokeh.

Nessun particolare aggiornamento per la camera anteriore da  8MP in 4:3 con autofocus e ottica altrettanto luminosa F1.7, non ho notato grandi miglioramenti rispetto a quanto visto sui top di gamma della scorsa primavera, resta apprezzabile l’ampio angolo di ben 80°, che ci garantisce ottimi selfie di gruppo.

L’interfaccia della fotocamera mi ha molto convinto è si basa sull’utilizzo degli swype per cambiare camera e switchare tra le varie modalità di scatto messe a disposizione. Su questo Note è stato introdotto anche un pulsante che ci permette di passare allo scatto in 16:9 con un semplice tap.

Per quanto riguarda la registrazione video la principale particolarità è data dalla doppia stabilizzazione ottica su entrambe le fotocamere posteriori, questo ci permette di registrare video switchando tra una delle due ottiche senza perdita di stabilità. La compensazione dei tremolii della mano è ottima anche se registriamo in 4K a 30fps

Conclusioni:

Sin da quanto ho iniziato a provare questo dispositivo mi sono chiesto se ne vale veramente la pena acquistare questo Note 8 oppure scegliere un Galaxy S8 Plus, già disponibile in commercio dal molti mesi e con un prezzo decisamente più interessante (ovviamente mi riferisco sempre allo streetprice online) vista la svalutazione.

La risposta non è così semplice è l’ho maturata nel corso dei giorni in cui ho provato questo Note, si tratta di due dispositivi completamente diversi sia come posizionamento di mercato sia al pubblico a cui vengono rivolti. Se state cercando un device con S Pen, display grande, dual-cam e 6GB di RAM allora la scelta è obbligata.

Questi sono i fattori che a mio avviso differenziano questo device da un Galaxy S8 Plus. Il prezzo di listino è di 999 euro, cifra decisamente importante per un smartphone. La notizia positivi e che, come ogni android, la svalutazione sarà abbastanza veloce per questo, tra qualche mese, sarà più semplice capire quale dei due acquistare anche se vi ricordo che S8 Plus ha una batteria più capiente e 22g in meno. 

Al di la di tutto questo resta un Note e se non volete avere alcun tipo di compromesso questa è la scelta giusta, con il miglior hardware a disposizione. Peccato per la batteria poco capiente che resta l’unico vero tallone d’Achille di questo Note 8.