
Di questa percezione del mercato se ne sono accorti anche alcuni produttori, HTC (One, One mini), Sony (Xperia Z, Xperia Z1, Xperia Z tab), Nokia (Lumia 925) e Huawei (Ascend P6), che hanno iniziato a realizzare alcuni device con materiali “nobili” enfatizzando e pubblicizzando come una delle caratteristiche principali proprio quella dell’utilizzo del vetro e del metallo. Samsung invece ha proseguito per la sua strada continuando a realizzare in policarbonato le scocche dei suoi device, compresi gli ottimi Galaxy S4 e Galaxy Note III. L’errore, quindi, parte dall’idea sbagliata che il mercato si è fatto del policarbonato che ha portato a pensare che una scocca in plastica dovesse forzatamente equivalere ad un iPhone economico, senza tener conto del fatto che al suo interno, l’iPhone 5c è in tutto e per tutto un iPhone 5 che, fino a ieri, partiva da 729 euro in versione da 16GB. Un consiglio, tuttavia, va dato anche ad Apple: cercare di evitare che si conoscano informazioni suoi nuovi prodotti con largo anticipo. Informazioni che possono essere inesatte o “distorte” dal mercato, come accaduto con l’iPhone 5c. Lo scorso anno, Tim Cook disse in un’intervista ad AllThingsD che avrebbero raddoppiato il livello di segretezza: “We’re going to double down on secrecy on products”. Da allora il livello di segretezza di Apple si è praticamente dimezzato e siamo arrivati alle presentazioni di iPhone 5, iPad mini, iPad di quarta generazione, iPhone 5c ed iPhone 5s conoscendo praticamente tutto, basta rivedersi il video del keynote ed “ascoltare il silenzio” del pubblico quando vengono mostrati i nuovi iPhone.Tra non molto toccherà all’iPad di quinta generazione di cui circolano immagini della scocca e dei componenti già da diversi mesi.