Recensione Honor View 20: addio notch benvenuto foro

Honor View 20 è il primo smartphone che arriva ufficialmente sul mercato con il display forato. Si tratta comunque di un primato importante per l’azienda, anche se poche ore dopo Samsung ha rilanciato con Galaxy A8s che però non è ancora disponibile per il mercato internazionale, che introduce una soluzione valida al controverso notch che anche a goccia ruba comunque spazio alle notifiche.

Non parleremo solo di questa novità all’interno di questa recensione in quanto si tratta di un vero device top di gamma ma con qualche limitazione per tenere il prezzo più basso e non intaccare il listino top di casa Huawei.

Design: bello davanti e dietro

I dispositivi con foro sono molto pochi ma sappiamo che è solo questione di tempo visto che caratterizzerà tutti i top di gamma di quest’anno. Il foro è molto piccolo solo 4,5 mm di diametro per cui abbiamo molto spazio per le notifiche, le cornici restano sottili e il rapporto schermo/scocca è  del 91,8%.

Anche la Back Cover in vetro è molto bella con il vetro posteriore che crea un preciso effetto di luci a “V” che rendono questo dispositivo tutt’altro che anonimo, il tutto viene anche ulteriormente accentuato dalla colorazione Phantom Blue.

Peccato per la presenza del sensore di impronte digitali posizionato dietro e non sotto al display. Il sensore è molto affidabile e veloce nello sblocco anche se lo avrei preferito più in basso.

Display:

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Il lavoro di ottimizzazione fatto da honor è notevole, rispetto al precedente View 10, visto che si passa dai 5,99 pollici ai 6,4 pollici con dimensioni pressoché identiche. Il pannello montato è un LCD IPS Full HD+ che ci permette di godere di un’ottima dei contenuti multimediali.

Il foro non da alcun fastidio e si integra bene con tutte le applicazioni. Il pannello di certo non è paragonabile ad un OLED ma i colori son ben riprodotti il bianco tende sempre all’azzurro mentre il nero non è molto profondo. La luminosità massima non è molto elevata all’aperto ma comunque si vede bene. Insomma un display che fa il suo lavoro ma non paragonabile ad un OLED/AMOLED.

Hardware e Prestazioni:

 

Come su Mate 20 Pro anche qui troviamo il  Kirn 980 che anche su questo dispositivo non delude affatto a sostenerlo troviamo 8GB di memoria RAM DDR4 a 2133MHz e 256GB di storage interno, niente espansione di memoria tramite MicroSD/Nano  Card ma di certo non è un problema.

Il sistema è basato su Android 9 Pie con interfaccia Magic 2.0.1 sostanzialmente identica alla EMUI 9.0. Lo smartphone si comporta bene in ogni singolo tipo di condizione di utilizzo con un eccellente fluidità in qualsiasi tipo di operazione. Anche con i giochi il comportamento è ottimo grazie alla GPU Mali-G76.

Sul fronte temperature non ho molto da segnalarvi in quanto si comporta molto bene si arriva massimo ai 32 gradi in condizioni di uso stress, segno che Honor ha implementato una buona dissipazione del calore.

Autonomia: Ottima,Audio solo mono

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Honor ci tiene molto anche all’autonomia dei propri dispositivi infatti anche qui troviamo una 4.000mAh, capace di chiudere una giornata di utilizzo molto intensa. In alcuni giorni, di utilizzo molto blando, sono riuscito anche a coprire un giorno e mezzo totalizzando quasi 8 ore di schermo attivo. In una giornata più intensa si arriva comunque a cena tranquillamente.

Preciso che honor ha rilasciato un aggiornamento “finale” al dispositivo  da noi testato per cui il comportamento in precedenza dell’autonomia era un po strano con la versione finale il tutto è stato ottimizzato.

Su questo dispositivo Honor ha implementato una tecnologia chiamata  Link Turbo, che  combina traffico dati LTE e WiFi per ottenere velocità di download e upload molto alte, purtroppo al momento non possiamo usufruire di questa tecnologia in quanto gli operatori Europei non la supportano ancora. Inoltre non manca il supporto al WiFi 802.11 ac,  dual-SIM, chip NFC, USB Type-C 3.1 e jack audio da 3.5 mm.

Uno dei compromessi, rispetto ai “top di gamma” l’audio è mono. La qualità è cristallina e anche a volumi alti non distorce. Purtroppo il solo speaker non riesce a garantirci dei buoni bassi e soprattutto quando utilizziamo il device in modalità landscape si rischia di otturarlo.

Fotocamera: singola ma da  48MPX

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Il sensore d’immagine Sony IMX586 da ben 48MP con apertura F/1.8 e supporto dual-ISP + dual-NPU,  pensate che la risoluzione massima è di 8000 x 6000 con ben 15MB di peso. Presente anche un sensore TOF per il calcolo della profondità di campo. Che è possibile sfruttare in Applicazioni 3D, anche se al momento non è ancora attivo mancando il supporto software.

Mi sembra banale stare qui a sottolineare la qualità del dettaglio che è impressionante anche se ci spingiamo a crop importanti. Inoltre è presenta anche la funzione “Ultra Chiarezza” che acquisisce ulteriori dettagli e migliora l’esposizione.

Sul fronte fotografico nessuno smartphone honor si mai contraddistinto così tanto come questo View 20, ma secondo il mio modesto parere si può fare ancora meglio.

Nella modalità notte ho notato una qualità inferiore rispetto al fratello maggiore Mate 20 Pro. Nel complesso la qualità è comunque molto buona. Il software permette di scattare anche a 2X, quando abbassiamo la risoluzione.

Infine è presente la fotocamera anteriore da 25MP, che svolge bene il suo compito ma senza entusiasmare particolarmente. Buona la fedeltà cromatica e l’esposizione automatica.

I video possono essere registrati alla risoluzione massima del 4K 30 fps. A questa risoluzione si nota molto l’assenza della stabilizzazione ottica, mentre se ci manteniamo sul FullHD a 30 fps la qualità è accettabile.

Come su Mate 20 Pro anche qui sono presenti gli effetti di elaborazione in real time con AI.

Conclusioni

Con questo View 20 Honor ha dimostrato di non essere una semplice costola di Huawei ma di essere un vero e proprio brand in grado di portare innovazioni, e in questo caso, inaugurando un nuovo trand dei dispositivi forati che sarà il fulcro di questo 2019.

Dopo averlo usato per ben due settimane posso assicurarvi che questa, a mio avviso, è la soluzione definitiva, dopo il controverso notch che anche a me non ha mai entusiasmato. Certo ci sono anche i dispositivi con lo slider, penso a Oppo Find X ma anche a Mi Mix 3 di Xiaomi, interessanti sotto il profilo tecnologico ma poco pratici rispetto ad una soluzione del genere. Una volta che avrete provato questo device difficilmente passerete ad un dispositivo con notch.

Certo ci sono comunque dei compromessi rispetto al top di gamma di riferimento del momento (Mate 20 Pro) niente display AMOLED, singola fotocamera posteriore, niente audio stereo e assenza della certificazione IP68.

Arriviamo al punto dolente il prezzo per questo View 20 Honor ha alzato l’asticella 699 euro per portarsi a casa la versione con 8GB di memoria RAM e 256GB di storage interno. Il prezzo è comunque di poco inferiore ad un top di gamma ma comunque alto per un dispositivo che ha alcune mancanze ma resta un prodotto innovativo per la presenza del foro e come tutte le novità si fa pagare tanto!